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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

Lettera ad Aspenia

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Egregi signori, sono entrato in possesso, attraverso regali e prestiti da parte di un mio caro amico, di alcuni numeri della vostra rivista che ho letto senza esitare. Devo dire che l’ho trovata molto seria e ben fatta con firme prestigiose e argomenti affrontati con rigore. Questo per quanto riguarda vari numeri tranne uno: il n° 75 del 2016. Per questo numero vorrei fare un discorso a parte o, meglio, sulla parte. Mi riferisco a una delle due parti in cui è suddiviso. La prima, quella dedicata all’ascesa di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti d’America, non tradisce lo spessore e la statura del vostro periodico con tanto di ottimi articoli di varia impostazione che valutano criticamente questo evento. Ma la seconda parte… che dire? Sembra uscita da uno spinellato centro sociale con tanto di voci che cantano all’unisono la stessa sbobba che siamo costretti a sorbirci da decenni. Ci mancava solo una delle solite stucchevoli filippiche contro il solito “patriarcato